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Questo libro è nato quasi per caso, una sfida di Maria Scatena all'incipiente età che avanzava, al desiderio di fermare per scritto le vicissitudini della sua intensa e straordinaria esistenza. Lei che avrebbe voluto fare la giornalista e che invece è stata costretta a lottare duramente per assicurare alla sua famiglia una vita dignitosa. Sebbene alle soglie dei novant'anni, con la salute malferma, i suoi ricordi sono lucidi e tantissimi. Quadernetto dopo quadernetto, Maria traccia l'affresco spietato di un'esistenza semplice fatta di poche cose essenziali, il lavoro nei campi, le faccende domestiche, il bucato al fiume, il lavoro in manifattura tabacchi. Mai un lamento, mai una resa. Combattiva, intelligente, determinata. Sostenuta sempre dal marito, il suo primo e unico grande amore. Scrive Marisa Cecchetti nella postfazione: "La figura di Maria Scatena rappresenta il secolo che lei ha vissuto, con le sofferenze, i sacrifici delle donne a cominciare dai periodi di guerra, quando si sono trovate senza i loro uomini, solo con vecchi e bambini a tirare avanti il lavoro dei campi; quando nelle fabbriche hanno preso il posto dei maschi assenti. Ma anche nei momenti delle emigrazioni, quando mariti, padri, fratelli, cercavano lavoro oltre oceano con la speranza di tornare a investire i risparmi nella propria terra".